Celiachia o intolleranza al glutine? Come capirlo e cosa fare

 

Molte persone si chiedono se soffrono di celiachia quando avvertono sintomi come gonfiore, crampi addominali, stanchezza e altri disturbi dopo aver consumato alimenti contenenti glutine. Nonostante i test per la celiachia siano spesso negativi, i sintomi persistono, creando confusione su cosa fare.

celiachia

Chi è realmente celiaco?

 

Quando si parla di celiachia, ci si riferisce a una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario reagisce alla gliadina, una delle proteine principali del glutine, causando un’infiammazione cronica dell’intestino. Questa condizione danneggia i villi intestinali, riducendo l’assorbimento dei nutrienti e portando a sintomi come diarrea, perdita di peso e malnutrizione. I test per la celiachia spesso includono analisi degli anticorpi IgA e una biopsia intestinale per verificare danni ai villi.

Sensibilità al Glutine Non Celiaca (SGNC): un’alternativa da considerare

 

Nel 2011, durante una Consensus Conference a Londra, è stato presentato uno studio importante che ha identificato una condizione chiamata Sensibilità al Glutine Non Celiaca (SGNC). A differenza della celiachia, nella SGNC non ci sono danni evidenti ai villi intestinali, ma chi ne soffre può manifestare sintomi simili, come dolore addominale, gonfiore, stanchezza e problemi cutanei. Nella SGNC, si riscontrano spesso anticorpi IgG AntiGliadina Nativa elevati.

Altri problemi correlati: intestino permeabile e disbiosi intestinale

 

In molte persone, i sintomi sono legati a una condizione nota come intestino permeabile o Leaky Gut Syndrome, spesso associata a disbiosi intestinale. La permeabilità intestinale si verifica quando la barriera intestinale, composta da cellule epiteliali, si indebolisce, permettendo a sostanze come tossine, batteri e particelle di cibo non digerito di entrare nel flusso sanguigno. Questo può causare un’infiammazione sistemica, aumentando il rischio di problemi digestivi, allergie alimentari, stanchezza cronica e disturbi cutanei.

La disbiosi è uno squilibrio del microbiota intestinale, popolazione di batteri “buoni” e “cattivi” che vive nell’intestino e supporta la digestione e il sistema immunitario. Una dieta povera, l’uso di antibiotici e lo stress possono alterare questo equilibrio, favorendo la proliferazione di batteri nocivi che aggravano la permeabilità intestinale.

Cosa fare se sospetti un’intolleranza al glutine

 

  1. Consultare uno specialista: Prima di eliminare il glutine dalla dieta, consulta un medico o un nutrizionista esperto. Potrà prescrivere test specifici per verificare la celiachia, l’allergia al glutine o la SGNC.
  2. Seguire una dieta equilibrata: Ridurre i cibi trasformati e ricchi di zuccheri che possono peggiorare la disbiosi intestinale.
  3. Supportare il microbiota intestinale: Consumare probiotici e alimenti ricchi di fibre per mantenere un microbiota intestinale sano, riducendo l’infiammazione e migliorando la permeabilità intestinale.

Per un miglioramento della salute intestinale e dei sintomi legati all’intolleranza al glutine, è fondamentale seguire una dieta personalizzata e integrare abitudini salutari nel proprio stile di vita.

https://www.celiachia.it/

 

 

Torna in alto